Finalmente le Sezioni Unite fanno chiarezza sui decreti ingiuntivi per la liquidazione dei compensi avvocato.
Difatti, lo scorso 8 luglio è stata pubblicata con il n. 19427 una sentenza storica che ha affermato il seguente principio di diritto:
“In tema di liquidazione del compenso all’avvocato, l’abrogazione del sistema delle tariffe professionali per gli avvocati, disposta dal D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito dalla L.27 marzo 2012, n. 27, non ha determinato, in base all’art. 9 D.L. cit., l’abrogazione dell’art. 636 cod.proc.civ.
Anche a seguito dell’entrata in vigore del D. L. n. 1/2012, convertito dalla L. n. 27/2012, l’avvocato che intende agire per la richiesta dei compensi per prestazioni professionali può avvalersi del procedimento per ingiunzione regolato dagli artt.633 e 636 cod.proc.civ., ponendo a base del ricorso la parcella delle spese e prestazioni, munita della sottoscrizione del ricorrente e corredata dal parere della competente associazione professionale, il quale sarà rilasciato sulla base dei parametri per compensi professionali di cui alla L. 31 dicembre 2012, n. 247 e di cui ai relativi decreti ministeriali attuativi.”
La sentenza arriva alla luce di alcuni fatti accaduti nel 2012. Nel dettaglio, alcuni magistrati del Tribunale di Roma, avevano rigettato i ricorsi per decreto ingiuntivo, presentati per ottenere la liquidazione dei compensi avvocato in materia giudiziale e stragiudiziale civile.
La cosa al tempo aveva destato notevole dissenso in quanto gli avvocati in oggetto avevano presentato dei ricorsi, corretti, specifici e soprattutto corredati da prova documentale dell’attività svolta e dal parere di congruità reso dal Consiglio dell’Ordine.
Assistenza decreti ingiuntivi per liquidazione compensi avvocato
La sentenza delle Sezioni Unite ha tagliato il nastro verso una forma di tutela in favore dei colleghi in difficoltà a causa del mancato pagamento dei compensi.
Potrebbe sembrare una situazione surreale, ai limiti della normalità, ma in realtà episodi del genere accadono più spesso di quanto tu possa pensare.
Solo che fino ad oggi la burocrazia e la giurisprudenza italiana spesso non ci veniva in contro, anzi sotto alcuni profili sembrava venir contro le nostre necessità.
Oggi invece, possiamo impugnare quelli che sono i nostri diritti e farli valere dinnanzi ad un Giudice.
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