Divorzio: le novità della riforma Cartabia

Divorzio

Il diritto di famiglia italiano ha iniziato un vero e proprio cambiamento attraverso le novità introdotte dalla nuova riforma Cartabia. Una nuova riforma pronta a regolare alcune delle questioni più spinose, come per esempio quelle relative alle separazioni o ai divorzi giudiziali.

Com’è noto, la riforma Cartabia rivoluziona la giurisprudenza italiana, dando inizio alla velocizzazione e alla digitalizzazione dei processi civili. Uno degli obiettivi di tale riforma, è la concretizzazione di mezzi che permettano un processo meno conflittuale per ottenere il divorzio. Il fine è sempre quello di garantire maggiore sicurezza e stabilità familiare anche a coloro che scelgono di dividere le proprie strade da quelle del partner.

Gli elementi chiave della riforma Cartabia

Una delle novità più rivoluzionare della nuova riforma è la possibilità di trovare un comune accordo tra i due coniugi, attraverso la presentazione di un unico ricorso congiunto ai sensi dell’art. 473 bis.51 c.p.c..

Vi sono dei cambiamenti anche in merito ai termini minimi da rispettare prima di chiedere il divorzio. In origine i termini erano sei mesi per la separazione consensuale e di un anno per la separazione giudiziale. Attualmente, tali termini decadono tutti, permettendo ai coniugi di poter effettuare la propria richiesta di divorzio.

Oltre a snellire le fasi del procedimento per presentare la domanda di divorzio, la riforma Cartabia semplifica anche le tempistiche relative ai tempi previsti per fissare le udienze. Non a caso, i Giudici hanno a disposizione solo 90 giorni per poter fissare la data della prima udienza. Anche la cosiddetta udienza presidenziale è stata eliminata dal procedimento e sono stati diminuiti anche i tempi utili per lo scambio di memorie tra le parti.

Quanto è importante scegliere la mediazione invece del processo

La nuova riforma sottolinea i punti di forza della mediazione, una procedura più economica del vero e proprio processo. Inoltre, la mediazione avviene in presenza di un mediatore, ovvero un professionista che conosce tutti i mezzi per preservare le relazioni familiari.

La presenza di un mediatore, aiuta sicuramente i due coniugi a trovare un punto di incontro per stabilire soluzioni delicate come l’affidamento dei figli, il loro sostegno economico e la divisione dei beni.

L’affidamento dei figli è uno dei punti cruciali di un divorzio, che spesso incide sul benessere fisico e mentale dei figli stessi. L’approccio suggerito dalla riforma Cartabia, aiuta a i coniugi a raggiungere i propri obiettivi, tutelando i propri interessi ma anche quelli dei figli.