Covid: termine ultimo 4 marzo per chiedere speciale elargizione vittime coronavirus

Coronavirus

Il dolore relativo alle perdite subite nel corso della pandemia, continua a pesare su tutta la società. Il coronavirus sembra quindi un incubo lasciato alle spalle. Tuttavia, tantissime persone hanno perso un loro caro a causa del virus.

Occorre ricordare che tra le vittime ci sono anche medici, infermieri, assistenti sociali e personale OSS, che hanno contratto il virus nei luoghi di lavoro e hanno sacrificato la propria vita per quello in cui credevano.  

L’INAIL ha previsto per i familiari delle vittime covid-19 che hanno contratto il virus per causa di servizio, un sostegno economico pari alla speciale elargizione.

L’assegno unico, o una tantum, per i familiari vittime del coronavirus, può essere richiesto con una domanda all’INAIL entro e non oltre il 4 marzo.

Non solo sanitari, ma anche militari vittime coronavirus

Il sostegno promosso da INAIL può essere richiesto anche dai familiari dei militari, o appartenenti alle Forze Armate e al Comparto Sicurezza, che hanno contratto il virus nel corso di operazioni di servizio.

Chi può chiedere la speciale elargizione

La speciale elargizione una tantum, spetta ai familiari superstiti delle vittime, o più precisamente:

  • coniuge o alla persona unita civilmente;
  • figli legittimi, naturali o riconosciuti o riconoscibili, adottivi;
  • genitori naturali o adottivi della vittima.

Inoltre, per ottenere la speciale elargizione non è richiesta la prova di mezzi di sostentamento.

Nel caso di concorso tra più superstiti l’importo spettante è ripartito in egual misura tra tutti i concorrenti. Qualora i beneficiari siano familiari di più vittime la speciale elargizione è cumulabile.

Per inoltrare la richiesta basta inviare la documentazione attraverso il servizio online Speciali elargizioni familiari vittime Covid-19 del portale istituzionale.

Occorre precisare, che l’iniziativa è rivolta ai familiari delle vittime decedute entro il 28 dicembre 2022.

All’istanza deve essere allegata la documentazione di seguito riportata:

  • titolo professionale del lavoratore deceduto, comprovante l’inclusione nell’elenco delle professioni indicate nell’allegato al decreto per le categorie ivi indicate;
  • contratto di lavoro/prestazione d’opera o altra tipologia di contratto di lavoro ammessa dalla legislazione vigente, comprovante lo svolgimento, da parte del lavoratore deceduto, di tali attività nel periodo emergenziale 31 gennaio 2020 – 31 marzo 2022;
  • documentazione sanitaria comprovante l’insorgenza di una patologia alla quale sia conseguita, entro il 28 dicembre 2022, la morte per effetto diretto o come concausa del contagio da COVID-19 avvenuto nel suddetto periodo emergenziale 31 gennaio 2020 – 31 marzo 2022.

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