Cittadinanza: le novità introdotte dallo Ius Scholae

Ius Scholae

Pochi giorni fa si è fatto strada alla Camera, un nuovo testo di Legge relativo alle norme per l’acquisizione della cittadinanza italiana. Stiamo parlando dello Ius Scholae, il testo che andrà a tutelare bambini e adolescenti, futuri cittadini italiani.

Il testo, prevede che possano fare richiesta di cittadinanza, coloro che siano arrivati in Italia prima di aver compiuto 12 anni e che portino a termine un percorso scolastico di 5 anni.

Una notizia che ha fatto spuntare il sorriso a tantissimi bambini stranieri che vivono in Italia con le proprie famiglie e che fino ad oggi dovevano aspettare tempi lunghissimi per ottenere la cittadinanza italiana.

Un provvedimento unico quanto necessario che possa regolarizzare il soggiorno di migliaia di vite. Nel dettaglio, sarebbero 1 milione le persone in attesa della cittadinanza italiana, e di questi, sarebbero circa 900 mila i bambini e gli adolescenti.

Ius Scholae e Ius Soli, di cosa si tratta?

In alcuni Paesi, come per esempio gli Stati Uniti, il minore straniero che nasce però in loco, acquisisce in automatico la cittadinanza. Questo accade grazie grazie allo Ius Soli, l’espressione giuridica che ha appianato le divergenze tra concittadini di diversi Paesi.

Con l’introduzione dello Ius Scholae i giovani di origine straniera sarebbero ancora più facilitati nell’ottenere la cittadinanza italiana.

Bastano infatti 5 anni di scuola, per avviare la pratica, l’unico dettaglio da non trascurare è che il soggetto non deve aver compiuto più di 12 anni di vita.

È proprio uno strumento normativo a tutela dei più piccoli, spesso lasciati da parte e non ascoltati da nessuno.

Per avviare la procedura basterà una dichiarazione di volontà, resa entro il compimento della maggiore età dell’interessato da un genitore legalmente residente in Italia o da chi esercita la responsabilità genitoriale, all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza del minore.

Il pentastellato Giuseppe Brescia ha solo presentato quello che è un disegno del testo completo che la Camera dovrà analizzare e solo dopo i voti si potrà decidere se presentarlo anche al Senato. Il testo sarà sicuramente arricchito da altri emendamenti e ulteriori modifiche.

Contrariamente alla aspettative di tutti, lo Ius Scholae è stato apprezzato anche dal Partito Democratico, Italia Viva e ha ricevuto il consenso anche di Forza Italia. L’unico partito di destra che si è mostrato aperto a questo tipo di cambiamento.

Restiamo in attesa di novità sperando che non accada lo stesso del DDL Zan. Quest’ultimo strumento legislativo poteva tendere un’ulteriore mano ai più deboli, sensibili, agli emarginati. Tuttavia, giace ancora nel fondo di un cassetto.