Non ammesso a medicina, riesce con ricorso a rientrare senza test

Non ammesso al test d’ingresso della facoltà di Medicina dell’Università la Sapienza, decide di fare ricorso e viene riammesso agli anni successivi al primo.

Medicina

Con la sentenza del TAR Lazio Roma n. 11345/2022 del 30.08.2022 i giudici amministrativi riconoscono la legittimità dell’istanza e affermano che il decreto Ministeriale 16 giugno 2020, n. 218, scandisce le fasi attraverso le quali deve dipanarsi l’iter procedurale volto all’assegnazione dei posti disponibili ai fini delle immatricolazioni ad anni successivi al primo:

  • il primo passaggio è rappresentato dalla ricognizione dei posti e dall’eventuale emersione di disponibilità nelle specifiche annualità;
  • il secondo passaggio è costituito dalla pubblicazione dell’avviso/bando per la selezione dei candidati e dal correlato inoltro delle domande da parte di questi;
  • la terza fase è rappresentata, infine, dal vaglio curriculare tramite analisi dei crediti formativi universitari (CFU).

Pertanto, qualora siano disponibili dei posti per una specifica annualità, l’università deve dare impulso all’iter di pubblicazione dell’avviso per la selezione dei candidati all’immatricolazione per quel medesimo anno.

Peraltro, i giudici amministrativi hanno già avuto modo di precisare che “la presenza di posti disponibili presso l’Ateneo di interesse (per mancata iscrizione degli idonei selezionati negli anni antecedenti, ovvero per trasferimenti in uscita o rinunce agli studi), dunque, rappresenta condizione necessaria per l’immatricolazione in anni successivi al primo – senza reiterazione del test di primo accesso – di chi abbia maturato crediti formativi ritenuti ‘spendibili’ nella facoltà di destinazione all’esito di apposita valutazione da parte dell’Ateneo.

Occorre, in particolare, che la scopertura rispetto al contingente di posti disponibili sussista in relazione allo specifico anno successivo al primo di riferimento, non apparendo prospettabile la fungibilità dei posti vacanti tra diversi anni di corso” (cfr. T.A.R. Lazio, sez. III, sent. n. 2664 del 7 marzo 2022).
È stata, quindi, ribadita la necessaria correlazione tra l’anno in cui viene rilevata la disponibilità di posti nelle specifiche annualità e la possibilità di concorrere all’immatricolazione, tramite la valutazione dei CFU, per la medesima annualità.

Il Tar ha così condannato l’Università La Sapienza a provvedere alla valutazione del curriculum studiorum del ricorrente, previa tempestiva attivazione dell’iter procedurale finalizzato alla pubblicazione dell’Avviso per l’iscrizione al corso di Laurea in Medicina e Chirurgia in anni successivi al primo.